1.
Studiando per
anni il cervello e i suoi meccanismi Gardner ha scoperto l'esistenza di otto diversi tipi di
intelligenze, sei in
più rispetto alle due prese in considerazione dai test standard per la
valutazione del QI. Le nuove tecnologie sono in perfetta sintonia con
queste intelligenze multiple: permettono, infatti, di gestire il materiale di
studio secondo punti di vista diversi, quelli suggeriti dalle diverse
intelligenze multiple.
2.
Dunque le nuove
tecnologie digitali sono strumenti molto efficaci per potenziare le eventuali
carenze relative ad una delle otto
intelligenze multiple. In questo senso esse possono garantire una educazione personalizzata .
3.
I bambini
dovrebbero imparare ad usare il computer in modo molto naturale, apprendendo,
per esempio, dai genitori in casa; l'unico pericolo che si corre è che per i
più piccoli, in particolare, il computer diventi un sostituto delle persone.
Anche i bambini che inizialmente non si interessano ai computer vi si imbatteranno
ugualmente nel coltivare altri interessi.
Howard Gardner staff |
4.
La didattica a distanza è un
buono strumento per ottimizzare e stimolare il lavoro degli insegnanti e degli
studenti disposti ad assumere un atteggiamento attivo di fronte al loro lavoro.
5.
Gli insegnanti
devono essere molto cauti nell'uso di Internet a scuola e, soprattutto, devono
insegnare agli alunni a sviluppare
una forte capacità di giudizio rispetto a tutto quello che si può trovare sulla
rete.
6.
Rispetto
all'età in cui i bambini dovrebbero iniziare ad usare il computer non esistono
regole precise.
7.
I bambini non
dovrebbero, però, essere
lasciati troppo soli davanti al computer, per evitare che visitino dei
siti a loro poco adatti.
8.
Una censura
troppo rigida rispetto a quello che i bambini possono o non possono vedere in
TV o su Internet non è una soluzione che garantisce la salvaguardia della
"purezza" dei propri figli.
9.
La grande quantità di informazione
che si riceve dai nuovi media pone il problema di mantenersi capaci di distinguere quello che si vuole memorizzare
e fare proprio, senza restare semplicemente confusi.
10.
I bambini che
hanno un computer a casa hanno ovviamente maggiori opportunità di quelli che
possono usarlo soltanto a scuola. Comunque, la tecnologia non è sempre
condizione necessaria al successo di una persona.
INTERVISTA:
Può
illustrarci la sua teoria sulla intelligenza multipla, la teoria che lo ha reso
famoso in tutto il mondo?
La gran parte
della gente, quando usa la parola intelligenza pensa che ci sia una singola
intelligenza con la quale si nasce e che non si può cambiare molto. Si
attribuisce un gran valore a
quello che si chiama un IQ test, una serie di domande alle quali si
risponde bene o meno bene. Io penso che il test del quoziente intellettivo sia
una misura ragionevole del
rendimento delle persone a scuola, ma esso offre una visione molto ristretta di come sia
l'intelletto umano una volta usciti dalla scuola. Nel mio lavoro ho
gettato via i test perché penso che essi non possano esaminare l'intero spettro
delle capacità umane. Viceversa, ho studiato il
cervello e come si è evoluto nel corso di molti, molti anni. Ho anche
studiato il tipo di abilità cui si attribuisce valore nelle diverse culture,
non solo nella nostra cultura oggi, ma nella nostra cultura storicamente, e
nelle culture di tutto il mondo. Come risultato di questo studio di molti anni
ho definito almeno otto
intelligenze diverse. La definizione standard di intelligenza ed il test
standard guardano a due intelligenze: quella
linguistica e quella logica, che
sono molto importanti a scuola. Ma io sostengo che ci sono almeno altre sei intelligenze,
incluse quella musicale, quella spaziale - che
consiste nell'abilità di valutare gli ampi spazi allo stesso modo del pilota o di un navigatore, o gli spazi locali, come
farebbero uno scultore, un architetto o un giocatore di scacchi ;
l'intelligenza
cinestetica corporea, che è
l'intelligenza del ballerino, dell'atleta,
dell'artigiano, dell'attore;
due tipi di intelligenza personale, che consiste nella
comprensione delle altre persone, come esse lavorano, come motivarle, come
andare d'accordo con loro;
l'intelligenza
interpersonale, che consiste
nella comprensione di se stessi, di chi si è, di cosa si cerca di raggiungere,
di quello che si può fare per avere maggiore successo nella propria vita.
Recentemente ho aggiunto una nuova intelligenza chiamata "intelligenza
naturalistica", 0 che consiste nella capacità di riconoscere
diversi oggetti nella natura: esseri viventi, piante, animali, e anche altre
cose in natura come le rocce, o nuvole o tipi diversi di tempo.
Ora, tutti noi
siamo dotati di queste diverse intelligenze. Infatti, qualcuno potrebbe dire
che sto definendo gli esseri umani non nel modo in cui fece Socrate, come
animali razionali, ma come
animali dotati di linguaggio, di logica e così via. In ogni caso, mentre
tutti noi possediamo queste intelligenze, non
esistono due persone che abbiano esattamente la stessa combinazione di
intelligenze. Qualcuno è più forte nell'intelligenza linguistica,
qualcuno in quella spaziale. Anche il modo
in cui combiniamo le intelligenze o
non le combiniamo è differente fra le persone, e qui entrano in gioco le
implicazioni educazionali. Perché o noi possiamo trattare tutti come se fossero
uguali, il che semplicemente indirizza un tipo di intelligenza, o possiamo
cercare di capire le intelligenze
dei bambini e personalizzare, individualizzare l'educazione il più
possibile. Il mio pensiero è che anche se si vuole che ognuno impari lo stesso
materiale; si può insegnarlo in molti
modi, e si può anche stimare o valutare in molti modi ciò che lo studente sta
imparando. E' qui che viene fuori il ruolo della tecnologia,
nell'individuazione del curriculum, dei materiali, degli argomenti per gli
studenti, e nel dare loro molti modi di studiare e molti modi di padroneggiare
il materiale.
Dunque
qual è il ruolo delle nuove tecnologie nella teoria delle intelligenze
multiple?
Ogni
intelligenza tradizionalmente è utilizzata da diverse tecnologie. Un'intelligenza linguistica
dalla semplice tecnica della penna, del libro, del microfono; l'intelligenza logica e
matematica dalla tecnologia del pallottoliere, della calcolatrice oppure dal
computer; l'intelligenza
musicale con gli strumenti, i sintetizzatori e così via. Avendo degli
esseri umani ed una intelligenza, si
sviluppa una tecnologia da dirigere con
quella intelligenza. Ma penso che ciò che la gente vuole sapere è la relazione fra l'intelligenza e le
nuove tecnologie. E' molto importante capire che la tecnologia è solo
uno strumento, niente di meno e niente di più. Ho una penna qui. Essa è uno
strumento. Posso usare la penna per scrivere un sonetto, come Shakespare o
Dante. Posso anche usare la penna per cavare un occhio a qualcuno. E' solo uno strumento. E i
computer possono essere usati per manipolare le persone o per liberarle, i
computer possono essere usati per insegnare alla gente nello stesso noioso modo
rigoroso in cui si è insegnato per moltissimi anni, o possono essere usati per insegnare in modi molto
nuovi. Ovviamente, mi piacerebbe che le tecnologie venissero usate nei
modi che liberano gli individui, che consentissero loro un maggiore accesso
alle cose rispetto al passato. Lasci che usi me stesso come esempio. Io
possiedo una intelligenza musicale piuttosto forte, ma non una particolare intelligenza spaziale.
Quando ero a scuola mi venne chiesto di cercare di immaginare una figura in tre
dimensioni e come essa veniva trasformata. Era un'operazione molto difficile da
fare nella mia testa. Ora io posso creare una immagine sullo schermo del computer
e girarla tutto intorno, realizzando, in questo modo, davanti a me, quello che
dovevo fare nella mia testa. Poiché sono migliore nella intelligenza musicale,
se ascolto una fuga, per esempio, con un tema, posso sentire nel modo in cui il
tema viene trasformato o preso da un'altra voce. Posso farlo con le mie orecchie. Ma se non fossi
stato in grado di farlo con le mie orecchie, avrei potuto prendere un
registratore, registrare la fuga, separare le voci, seguirne una da una parte
all'altra del pezzo; e di nuovo la tecnologia mi avrebbe aiutato a fare quello
che non sono in grado di fare nella mia testa.
Dalla mia
prospettiva, la più grande promessa della tecnologia è quella di
individualizzare l'educazione. Se un insegnante ha 30 o 40 studenti e non ha a disposizione alcuna
tecnologia, non ha molta scelta: lui o lei deve leggere o dare a tutti
lo stesso compito. Ma se, per esempio, un insegnante ha 30 o 40 studenti, ma
ciascuno studente possiede il proprio
computer con il CD ROM o il video disk player, allora, l'insegnante può
insegnare le frazioni in un modo ad uno studente e in un
altro modo ad un altro
studente, e può altresì offrire allo studente vari modi di mostrare ciò che
capisce. Così la tecnologia mantiene la promessa di personalizzare ed individualizzare
l'educazione molto più che nel passato. Perché questo è importante?
Tradizionalmente, l'educazione è stata un segno di selezione. A chi pensa in un certo modo,
a chi può passare per la cruna di un ago, per usare una metafora, noi daremo un riconoscimento,
e tutti gli altri saranno
messi da parte perché non sono in grado di fare le cose in quel modo. Se
noi individualizziamo o personalizziamo l'educazione, invece di avere un test
che ciascuno deve superare, possiamo avere dei test appropriati per ciascuno in
considerazione della sua intelligenza. Questo significa che ognuno può essere
avvantaggiato in base alle proprie potenzialità, e non si forzeranno tutti ad
essere come un certo prototipo, e se non si può essere come quel prototipo
allora non si ha alcuna opportunità.
Come
possono, le tecnologie, essere importanti per lo sviluppo della intelligenza?
Attualmente
ogni bambino dovrebbe essere avviato alla conoscenza dei computer con la
maggiore naturalezza possibile. Se i genitori e gli insegnanti usano i computer
quasi ogni bambino li userà naturalmente. Infatti, molti di noi che hanno una certa età ed hanno
dei bambini, hanno i bambini che insegnano loro il computer e non viceversa.
Dunque, i computer non sono un problema per i bambini. E' importante che il
computer sia introdotto in modo naturale. Ciò che noi non vogliamo sono i
computer che sostituiscono gli esseri umani. Quello che un computer dovrebbe
fare è consentire agli esseri umani di fare il tipo di cose che un computer non
può fare: un computer non può
abbracciare, bisogna sempre essere in grado di abbracciare il proprio figlio.
Questo è un ruolo molto importante per l'essere umano. Immaginiamo di avere un
figlio che non sia interessato ai computer. Non mi preoccuperei della cosa, a
meno che il bambino non sia interessato neanche ad altre cose. Se il bambino non dovesse
trovare interesse in nessuna cosa, penserei all'esistenza di un problema.
Ma se un bambino si interessa di qualche cosa, ai giorni nostri, prima o poi si
interesserà ai computer, perché ogni cosa della nostra vita è contagiata dai
computer. Se un bambino si interessa agli strumenti musicali e non ad un
computer, un giorno vorrà comporre al computer o comporre musica elettronica o
ascoltare la musica su un CD ROM; solo allora si interesserà alla tecnologia.
Qual
è la sua opinione in merito alla tele-educazione? Crede che essa sostituirà
l'insegnante classico oppure si tratta solo di un altro modo di insegnare?
Si possono
usare tecnologie remote per aiutare ad insegnare, certamente lo si deve fare.
Non c'è ragione per cui dovrei ripetere la stessa lettura venti volte se si può
fare con una video-conferenza o se può essere inserita in un CD ROM. Comunque,
come nel caso dei bambini, ci sono diverse funzioni che i computer non possono
svolgere bene con gli studenti. I computer non possono introdurre gli studenti
nel mondo del lavoro, non
possono fornire valutazioni personali del lavoro degli studenti, almeno
non attualmente. Dunque, io, come insegnante uso la tecnologia allo scopo di
liberarmi per svolgere delle operazioni che la tecnologia del computer non è in
grado di fare. Gli
insegnanti che svolgono la solita noiosa lezione saranno presto
rimpiazzati da lezioni più interessanti mandate da Roma, da Londra o da Tokyo.
In questo modo lo stimolo per gli insegnanti sarà quello di sviluppare delle
abilità che il computer non è in grado di fornire. Io sono un insegnante e
credo che l'aspetto più importante dell'apprendimento, per gli studenti,
consista nell'osservarmi mentre lavoro: vedere come mi relaziono con gli
ospiti, osservare come indago su un problema di ricerca, come io guardo un dato
e gli do un senso. Questi sono elementi dell'insegnamento che mancano alla
tecnologia, anche se alcuni di essi potrebbero probabilmente essere simulati.
Allo stesso modo penso che la tecnologia sarà un problema per lo studente
pigro, perché ogni risposta che il computer può dare, noi non abbiamo bisogno
di averla dallo studente. Dunque, egli dovrà avere più immaginazione, più
creatività, dovrà, in sostanza, andare un po' più in là. Insomma, penso che il
computer ci stimoli ad essere attivi.
Il
Presidente Obama dice che tutte le scuole del mondo devono essere interconnesse.
A Suo avviso questo provvedimento è sufficiente per una buona preparazione
delle generazioni future? Se non lo è, di cosa abbiamo bisogno?
Se lei
chiedesse a me se preferirei avere tutte le scuole collegate ad Internet o se
preferirei che ci fossero buoni insegnanti ed una libreria, io sceglierei dei
buoni insegnanti e la libreria. Tuttavia, il suo punto di vista è appropriato.
Viviamo in un'era tecnologica, e la gente ha bisogno di avere contatti con luoghi lontani via Internet;
quindi non polemizzerei con quello che dice, poiché si tratta di
un'affermazione politica che non ha molta sostanza.
Quindi,
il problema consiste nella creazione di una disponibilità di informazioni per
gli stessi insegnanti, perché altrimenti avremo degli insegnanti che non hanno
alcuna competenza nel settore tecnologico.
Non è solo una
questione di insegnanti che sappiano come entrare - questo è facile da fare - o
come mostrare il modo di entrare nel Web mondiale. Il problema più importante è nella qualità di
informazioni contenute in Internet. Questo problema richiede un giudizio
da parte di qualcuno per sapere cosa ignorare, a cosa fare attenzione. Il problema del giudizio è di
più difficile risoluzione rispetto alla conoscenza necessaria per accedere ad
Internet. Bisogna aiutare a distinguere. Io
dico sempre che l'informazione non è la
stessa cosa della conoscenza, che la
conoscenza non è la stessa cosa del giudizio,
e il giudizio non è la stessa cosa della saggezza.
Sono necessarie delle persone sagge, Internet non aiuta a divenire saggi. Può anche far diventare
matti se si crede ad ogni cosa contenuta in esso. Ma certamente si può dire la
stessa cosa dei libri: esistono moltissimi libri pieni di cose senza senso.
Penso che la differenza stia nel fatto che per essere in grado di pubblicare un
libro sia necessaria una certa cifra. Invece, ognuno è in grado di mettere
qualsiasi cosa nel Web mondiale, e per questa ragione i pericoli disponibili
sono maggiori, e, di conseguenza, si deve essere dei migliori scopritori di
pericoli.
Howard Gardner |
In
base alla sua esperienza, qual è l'età migliore per un bambino per cominciare
ad usare il computer?
Penso che la
maggior parte dei bambini che possiedono un computer comincerebbero ad
interessarsi ad esso non appena fossero abili a muovere un mouse. Ma, ancora,
non mi preoccuperei se un bambino non lo facesse. Così come trova interessanti
altre cose, prima o poi il bambino troverà interessante anche il computer.
Molti genitori si preoccupano enormemente se il loro bambino di tre, quattro, cinque o sei anni non è un
esperto di computer. Penso sia folle preoccuparsi. Mi preoccuperei molto
di più se non avesse voglia di uscire, di giocare con altri bambini o di
arrampicarsi sugli alberi, o di andare sull'altalena, o se non volesse andare
allo zoo oppure osservare quando si cucina. La ragione per la quale è folle
preoccuparsi è che ogni pochi anni i computer cambiano totalmente, in ogni
caso. Dieci anni fa si
diceva che bisognava insegnare ai bambini come programmare. Ora nessuno
lo dice più. Dunque, i genitori dovrebbero usare il loro giudizio e non
agitarsi solo perché il loro bambino non passa tutto il suo tempo con il mouse.
Howard Gardner 2 |
Ma
Internet può dare dei problemi. C'è un'età in cui si può usare Internet senza
rischi ed esiste un modo per navigare in Internet senza correre pericoli?
Io penso che
sia importante per i genitori non limitarsi a mettere il bambino in una stanza
dove si trova il computer e lasciarlo da solo. E, naturalmente, una volta che
il bambino può leggere i libri, probabilmente non si vuole che legga qualsiasi
cosa per il solo fatto che è in grado di farlo. A mio avviso Internet è, in
qualche modo, più affascinante. I bambini sono più propensi a lavorare insieme
su Internet, piuttosto che leggere insieme. Ma ogni volta che ci sono stati dei
genitori ed un Giardino dell'Eden, c'erano dei pericoli in giro, e i genitori che lasciavano i
bambini completamente affidati a se stessi avevano dei bambini che si
cacciavano nei guai. I genitori che non solo si occupavano dei bambini, ma che
dimostravano di avere dei modelli nella loro vita, avevano molto meno di cui
preoccuparsi. Io penso che i figli abbiano sempre dei segreti per i loro
genitori, e, probabilmente, così come un buon genitore non dovrebbe dare per
certo che suo figlio non fumi o non faccia uso di droghe, allo stesso modo, un
buon genitore non dovrebbe affermare che suo figlio senz'altro non è su una
chat room illecita. Penso che si debba mantenere uno stretto contatto con i
bambini. Ma gli argomenti tabù non sono una novità.
In America noi segnaliamo i programmi a rischio per i bambini. Ma si è scoperto
che non appena i bambini imparano questa cosa vogliono vedere proprio quei
programmi che non dovrebbero. Dunque, limitarsi a segnalare quei programmi non
risolve il problema.
Dunque,
a Suo avviso, è giusto o no il controllo dei genitori sui programmi e la
censura su Internet? Si dovrebbe mettere un lock sui programmi che un bambino
non dovrebbe vedere?
Io, certamente,
credo nel controllo da parte dei genitori. Ma probabilmente non sarà possibile
rendere inaccessibili tutti i siti. Ogni giorno la gente inserisce nuovi
contenuti sul net, e si dovrebbe dipendere, in qualche misura, dal giudizio
delle persone che producono questi sistemi, e si deve dipendere dalla misura
del buon senso dei figli rispetto alle cose dalle quali stare lontani. Ciò significa che il proprio sistema
di valori è molto importante. Io so che non sono capace di aver nulla a
che fare con alcun tipo di violenza nel media. Trovo che mi fa stare male, ma
non posso impedire che i miei figli, che sono interessati alla violenza, la
guardino. Ma credo che essi vedano che io provo ripugnanza per queste cose, che
le trovo ripugnanti, e penso che il mio atteggiamento produca un effetto su di
loro. Bisogna avere abbastanza fiducia nei propri figli, nel fatto che non
verranno distrutti solo perché vedono una cosa volgare su Internet. Dopo tutto,
qualcuno potrebbe essere ucciso proprio nella casa vicina. Non si può impedire
questo tipo di cose. Bisogna
occuparsene, quando avvengono, aiutare i bambini a capirle. Se un
bambino fa una cosa sbagliata, bisogna dirglielo e poi andare avanti, senza
fare un caso di quello che è avvenuto.
Howard Gardner conferenza |
L'informazione
oggi cammina molto più in fretta che nel passato. A causa dei media noi
riceviamo molti più input dei nostri padri. Come può tale velocità influire
sulla nostra intelligenza?
Non è molto
noto, ma il quoziente
intellettivo è salito costantemente in questo secolo. Sale di qualche
punto ogni dieci anni; negli ultimi quarant'anni il quoziente intellettivo
della gente in tutto il mondo è passato da 10 a 15 punti. E' piuttosto interessante. E
penso che la spiegazione stia nel fatto che un numero maggiore di persone vanno
a scuola, e la scuola rende più brillanti. Una maggiore esposizione delle
persone a più informazioni per un periodo più lungo della loro vita, non solo a
scuola, influisce sull'intelligenza. Ma molto dipende dalla qualità
dell'informazione su Internet. Più televisione si vede, più ci si deprime, più
ci si stanca, perché la gran parte del materiale televisivo è terribile. Se il
materiale televisivo fosse buono come questo programma, allora la gente
diventerebbe più intelligente anche guardando la televisione per tutto il
tempo. Dunque, similmente, sono sia la qualità del materiale di Internet che l'uso che se ne fa ad
influire sulle capacità
intellettive delle persone. Penso che questa sia la chiave. Si possono
leggere tutti i giornali del mondo e finire per essere confusi, perché il
giornale palestinese dice cose diverse da quello israeliano, e il giornale
giapponese dice cose diverse da quello italiano. Quindi, è necessario decidere
quello a cui si presta attenzione e perché, cosa far diventare parte della
propria mente e cosa respingere. E credo che Internet creerà una grande
responsabilità nelle persone per ciò che riguarda questo tipo di giudizio.
Inoltre, è ovvio che con la velocità attraverso cui le cose al mondo cambiano e
con il flusso continuo di informazioni, le persone dovranno continuare ad imparare in un modo molto
più sistematico, altrimenti non saranno neppure in grado di parlare e di
trattare con i loro vicini. Dunque, quando si parla di società educata o di una
società per l'educazione, non si usa solo uno slogan , si descrive un mondo che
non credo cambierà nel tempo della nostra vita. Tutte le gratificazioni, nel
futuro, saranno per le persone che capiscono quanto sia importante sapere come
imparare. Sapere come usare le
nuove tecnologie è essenziale, sapere come distinguere fra il buono e il
cattivo è importante, così sapere cosa tenere e cosa buttar via. E poi, forse,
la parte più difficile è avere una visione periferica, che vuol dire, di tutte
le cose del mondo - che si tratti di tecnologia o di altro - quali tipi di cose
sembrano puntare al futuro e quali puntano al passato. Questo non vuol dire che
la tradizione sia negativa. Infatti, io credo molto nella tradizione e non
penso che le cose nuove
significhino che dovremmo eliminare la tradizione. Comunque, parlando di
qualche cosa come la Chiesa
Cattolica, che è una istituzione molto tradizionalista, se la Chiesa
Cattolica fosse ignorante sul Web, sarebbe un disastro per la chiesa. Dunque,
bisogna conoscere i nuovi media e le nuove tecnologie, ma esse non possono dire
quali dovrebbero essere le convinzioni essenziali e i valori delle persone.
Il
bambino ricco utilizzerà Internet ed altre nuove tecnologie e il bambino povero
no. Svilupperanno intelligenze differenti o avranno le stesse chance?
Io credo che la
ragione per cui il Presidente Obama insista affinché ogni scuola abbia Internet
è perché egli sa che altrimenti i bambini che lo hanno a casa avranno un
vantaggio rispetto a quelli che lo hanno a scuola. E' chiaro che quando un
nuovo strumento viene inventato, che sia una matita, un'automobile o un
computer, le persone che hanno
a disposizione quello strumento sono avvantaggiate rispetto a quelle che
non possono averlo. Questo non vuol dire che se non si è in grado di scrivere
non si può ottenere nulla, nel mondo. Conosco persone ignoranti che hanno
successo. Si può essere incapaci di usare le nuove tecnologie, ma essere
ugualmente in grado di costruirsi
un successo personale. Nella maggior parte dei casi, ovviamente, è bene
sapere come usare una penna, come guidare una macchina e come usare un
computer. E chiunque dicesse che non è importante, mi piacerebbe vederlo tenere
il computer lontano dai suoi figli. Sono sicuro che non lo farebbe, perché il
computer è chiaramente una parte importante della nostra vita da questo momento in poi.
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