Oliver Wolf Sacks (Londra, 9 luglio 1933) è un neurologo e scrittore inglese, che
vive e lavora negli Stati Uniti d'America, autore
di diversi libri di successo basati sulle storie cliniche e umane dei propri
pazienti e delle loro patologie neurologiche.
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Il suo libro più noto è Risvegli (Awakenings),
dal quale è stato tratto il film
omonimo con Robin
Williams e Robert De
Niro, e a cui sono seguiti i
noti Su una gamba sola e L'uomo che scambiò sua
moglie per un cappello.
Sacks ha approfondito un
genere letterario - quello delle storie cliniche - risalente alla tradizione
del XIX secolo. Il suo esempio preferito
di questo genere è La mente del mnemonista (Viaggio nella mente di un uomo che
non dimenticava nulla) di Aleksandr
Lurija.
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Biografia
Laureatosi presso il The Queen's College di Oxford, è oggi
il titolare di una cattedra di Neurologia presso la Columbia University. Ha
vissuto a New York dal 1965, dove ha
uno studio. Nei suoi libri, Sacks descrive i casi clinici concentrandosi non
soltanto sulle descrizioni scientifiche delle patologie ma anche e
preferenzialmente sull'esperienza personale dei pazienti. Molti dei casi che
racconta sono incurabili, e il tema principale del racconto è quello dei
diversi modi in cui le persone si adattano alle loro diverse disabilità.
Nell'ottica di Sacks, tuttavia, l'adattamento non è passivo e giunge a
modificare sostanzialmente la stessa base patologica.
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La concezione di Sacks
infatti postula l'unità olistica delle strutture nervose, per cui una funzione
danneggiata collocata in una certa area, può essere vicariata e in parte
corretta dall'uso sinergico di altre aree. Tipico il caso dell'afasico che riesce a parlare cantando
o del discinetico che si muove
alla perfezione se accompagnato da musica. Nello stesso senso va inteso
l'uso della narrazione così
come intesa dalla narratologia.
Da un suo famoso libro, Risvegli,
è stato tratto un film in cui
Sacks è stato impersonato da Robin Williams e uno dei suoi pazienti da Robert
De Niro. Risvegli narra l'esperienza del trattamento di pazienti post
encefalitici affetti da encefalite letargica con L-DOPA durante
gli anni sessanta.
Risvegli |
In altri suoi libri,
descrive casi di sindrome di Tourette, degli
effetti del morbo di Parkinson e di
fenomeni meno conosciuti, come la visione
cieca, la Sindrome di Korsakov e altri.
Tema trasversale alla sua
trattazione è quello della "romantic science", ovvero la
necessità di promuovere una scienza e una clinica che, pur nel loro assoluto
rigore, non dimentichino mai la fondamentale attenzione alla "dimensione
umanistica" (nel senso delle necessità e dei bisogni della soggettività
umana), che le dovrebbe sempre criteriare.
Risvegli
Risvegli (Awakenings) è un film del 1990 diretto da Penny
Marshall, con Robert De Niro e Robin
Williams.
Basato sui ricordi e l'esperienza di
Oliver
Sacks raccolte in un suo libro omonimo (usato da Harold
Pinter come base per la sua opera teatrale A Kind of Alaska messa in
scena nel 1982), è
stato nominato agli Oscar per miglior film, migliore sceneggiatura
non originale e miglior attore (De Niro).
Risvegli 2 |
Piccoli cameo del jazzista Dexter
Gordon che appare come paziente e dell'allora sconosciuto Vin Diesel
che interpreta un inserviente dell'ospedale.
Trama
Il film racconta la storia vera di
un dottore (Oliver Sacks, nella finzione Malcolm Sayer,
interpretato da Williams) che, nel 1969, scopre
l'effetto positivo di un nuovo farmaco, la L-DOPA, sulla
scorta delle nuove evidenze che il farmaco stava allora acquisendo nella terapia del morbo di Parkinson. Egli somministra questa
"medicina" ad un paziente affetto da catatonia.
Questo stato rappresentava l'evoluzione finale dei danni cerebrali
Risvegli 3 |
provocati,
decenni prima, dall'encefalite letargica, una patologia dovuta a
un virus non ancora identificato, che si manifestò come pandemia
nell'arco di tempo 1917-1924. Il dottor Sayer
osservò una somiglianza tra la condizione dei pazienti catatonici a cui
somministrò la levo-dopa e l'amimìa e acinesìa tipiche dei pazienti
parkinsoniani. Leonard Lowe (interpretato da De Niro) e il resto dei pazienti
vengono risvegliati dopo aver vissuto per decenni in stato catatonico e
si ritrovano a vivere una vita
del tutto diversa dalla precedente.
Sayer ha rimosso tutti i suoi
pazienti da uno stato quasi incosciente ma, col passare del tempo, capisce di
non poterli fermare dal ritornare di nuovo nello stato "dormiente".
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La Levo-dopa infatti dà rapidamente assuefazione, da qui la necessità di un
continuo incremento del dosaggio, con la comparsa degli effetti collaterali tipici come tic, movimenti
involontari, allucinazioni e cambiamento dell'umore con note di
aggressività e deliri
persecutori. Leonard Lowe, il primo paziente ad essere
"risvegliato", è anche il primo a sviluppare gravi problemi a causa
degli effetti collaterali del farmaco, e tutti gli altri pazienti non vogliono
arrivare alla sua stessa situazione. Col passare del tempo, Leonard comincia ad
avere spasmi per tutto il corpo, a fare fatica a muoversi ed a parlare a causa
dei frequenti tic. Leonard, comunque, chiede a Sayer di continuare a
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dargli la
medicina, di controllarlo e di filmarlo poiché vorrebbe un giorno contribuire
alla scoperta di un medicinale
che potrebbe salvare la vita ad altri. Egli si interessa inoltre ad una
donna di nome Paula, il cui padre è uno dei pazienti dell'ospedale.
Leonard e Sayer, inoltre, si
scontrano con l'amministrazione dell'ospedale che si rifiuta di permettere loro
di far uscire i pazienti. Sayer, riluttante, accetta la decisione mentre
Leonard vuole cominciare a vivere la sua nuova vita dopo essere stato per molti
anni addormentato. Presto però Leonard torna al suo stato catatonico, e ciò si
rivela molto difficile da accettare per le infermiere, per Sayer, ma
specialmente per la madre di Leonard. Sayer dice al gruppo
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di assegnazione dei
donatori dell'ospedale che, sebbene il "risveglio" non possa essere
totale, può essere una ripresa
di vita anche solo per un piccolo periodo. Sayer, tuttavia, si sente
depresso per non essere riuscito a "risvegliare" del tutto Leonard,
ma Eleanor gli rivela che Leonard lo considerava il suo migliore amico. Sayer,
ricordando il consiglio dello stesso Leonard di vivere ogni minuto della vita,
chiede a Eleanor di uscire a prendere una tazza di caffè insieme.
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