La mano assassina
Un giorno una signora entrò nello studio della clinica
del professor Kurt Goldstein che, all’epoca,
aveva una fama mondiale, per le sue eccezionali capacità mediche e il suo
proverbiale occhio clinico. La donna appariva normale, conversava amabilmente e
anzi sembrava non avere alcun problema. Ma era
afflitta da un unico bizzarro disturbo: ogni tanto la mano sinistra le scattava
in su, l’afferrava per la gola e tentava di strangolarla. La paziente doveva
spesso usare la destra per trattenere la sinistra e costringerla a starsene
buona. Certe volte le toccava addirittura sedersi sul malefico arto per
combattere la furia con cui questo pretendeva di attuare il suo disegno
criminoso.
Ricostruzione 3D emisfero sinistro |
I due emisferi
Noi abbiamo, due emisferi cerebrali protetti dal
guscio osseo del cranio. Come abbiamo due occhi, due reni o due femori. I due
emisferi, sono collegati alla base, come la noce, da una struttura ponte
chiamata corpo calloso
che permette ai “due cervelli” di rimanere in “sincronia” e non andarsene con i
propri pensieri ognuno per conto suo. A differenza di come appaiono
dall’esterno, vale a dire due metà speculari, simili alle metà di una noce,
sono deputate invece a distinte capacità mentali. Controllano ognuna la parte
opposta del corpo. La più evidente differenza riguarda il linguaggio, posto nella stragrande
maggioranza dei casi, nell’emisfero sinistro. Il destro invece è meno
razionale, ma risponde meglio e con emozioni adeguate alle situazioni che
capitano. Per questo quelli a cui viene un
ictus all’emisfero destro (con conseguente paralisi a sinistra) sono “più
fortunati”, non comprendendo appieno la gravità della situazione appaiono
beatamente indifferenti, se non addirittura
euforici. A differenza degli altri, che in genere sono giustamente
piuttosto depressi. La maggior parte delle persone che scrivono con la destra
hanno l’emisfero sinistro
specializzato nel pensiero astratto, matematico e, come abbiamo detto, il
linguaggio. L’emisfero destro si occupa soprattutto di relazioni
spaziali, riconoscimento di persone, musica, mimica ed emozioni.
Ricostruzione emisfero sinistro e aree associate |
Un famoso esperimento
L’analisi di soggetti con cervello
diviso è stata condotta per la prima volta da Roger Sperry in California. In
un famoso esperimento un soggetto operato con taglio del corpo calloso, per
impedire che la grave epilessia di cui soffriva si propagasse da un emisfero
all’altro, fu sottoposto ad un test. Davanti ad uno schermo, progettato
in un modo particolare, gli fu fatta vedere una zampa di pollo all’emisfero
sinistro e contemporaneamente un’immagine di neve all’altro. Quando gli fu
chiesto di scegliere delle carte con l’immagine da accoppiare a quella che
vedeva in quel momento, la mano destra scelse un pollo, mentre la sinistra una
pala. Alla domanda perché avesse fatto quella scelta disse: la zampa è
associata al pollo mentre la pala serve a pulire il pollaio. Naturalmente aveva risposto solo l’emisfero sinistro,
l’unico in grado di comprendere il linguaggio, ed aveva inventato una
spiegazione logica anche per la pala, poiché nulla sapeva della neve.
Ricostruzione emisfero sinistro e relativo emisfero limbico |
Nell’emisfero destro hanno sede processi rapidi, attivi simultaneamente,
parallelamente, globali, di sintesi, olistici, percepisce sensazioni,
rappresentazioni non verbali, utilizza rappresentazioni “analogiche” e non si pone
il problema delle spiegazioni.
Nell’emisfero sinistro accadono processi meno rapidi, lineari, sequenziali, tempo-dipendenti; dà significato alle parole e crea racconti, usa come rappresentazione pacchetti d’informazione monosemantici, utilizza rappresentazioni “digitali”, inventa narrazioni. Questa capacità di inventarsi storie, dare senso, coerenza e spiegazioni anche a partire dai pochi dati che dispone utilizzando la ragione, è stata chiamata da Michael Gazzaniga “interprete”.
Nell’emisfero sinistro accadono processi meno rapidi, lineari, sequenziali, tempo-dipendenti; dà significato alle parole e crea racconti, usa come rappresentazione pacchetti d’informazione monosemantici, utilizza rappresentazioni “digitali”, inventa narrazioni. Questa capacità di inventarsi storie, dare senso, coerenza e spiegazioni anche a partire dai pochi dati che dispone utilizzando la ragione, è stata chiamata da Michael Gazzaniga “interprete”.
Emisfero limbico sinistro privo di Neo-cortex |
Conclusione
Kurt Goldstein, dopo aver visitato la
signora per metà suicida, sentenziò che la paziente non era pazza, ma aveva i
due emisferi non in sincronia fra loro. L’emisfero destro aveva latenti pensieri
d’autosoppressione violenta e un genuino progetto di eliminare l’intero corpo.
All’inizio quando i due emisferi funzionavano all’unisono, l’impulso era stato
tenuto a freno dai messaggi inibitori inviati
tramite il corpo calloso dal più razionale emisfero sinistro. Poi in seguito ad un ictus al corpo calloso, suppose
Goldstein (a quei tempi non esistevano tecniche per immagini a provarlo),
l’inibizione era stata rimossa e ora l’emisfero destro poteva compiere la sua
insana impresa utilizzando la mano sinistra. A qualcuno quella diagnosi
sembrò fantascienza, ma il caso volle che non molto tempo dopo la donna morì,
non per autostrangolamento ma per un ictus. L’autopsia
confermò i sospetti del neurologo che qualche tempo prima era stata colpita da
un ictus del corpo calloso che aveva interrotto le comunicazioni e il dialogo
tra i due cervelli, sicché il destro era sfuggito al consueto controllo del
sinistro. Più di sessanta anni fa Goldstein aveva svelato la duplice
natura della funzione cerebrale, dimostrando che i due emisferi erano in effetti
preposti a compiti diversi. Che potrebbero essere persino opposti. Anche se noi
di ciò non ne abbiamo la seppur minima consapevolezza.
Sei sorprendente, unico, mi turbi la mente e il cuore. Non so più dove seguirti. Mente e Amore. Scrivi su due blog che sono la mia curiosità, la mia vita. Cervello, didattica, casi di vita, i casi più strani e terribilmente veri (mi documento, se non so) ma tu superi tutti, a volte anche la rete. E che dire dell’amore, a volte mi perdo tra film, poesie, sessualità, psicologia, sei un vero casino. Durante l’estate ho sperato che ci potessimo incontrare anche solo per stringerti la mano, ma non è stato possibile. A volte credo sempre che tu non esista, ma ogni volta un particolare, un dettaglio mi fanno ricredere. Hai tolto la foto sul blog della didattica, perché? Ora non ti vedo più e per farlo devo andare nel blog sotto il tuo profilo e cliccare “foto” li ti vedo con due belle ragazze, presumo le tue figlie e la tua amata foresta. Possibile che esiste un uomo così? Dimmi di si, dammi una prova che non sto sognando e che nel terzo millennio si può ancora sognare e non solo vivere per vivere! Rosanna63
RispondiEliminaP.S.
Ci sono una pletora di femmine che affollano i tuoi sostenitori, non invidio nessuna, solo chi ha la fortuna di averti vicino.